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ATP Gstaad, il tabellone: Berrettini testa di serie n. 2, Sonego nello stesso quarto-

Lunedi 18 luglio, prenderà il via la 46esima edizione del J. Safra Sarasin Swiss Open, evento ‘250’ del circuito ATP che si disputa a Gstaad sui campi della Roy Emerson Arena, nell’altura del Cantone di Berna a 1050 metri sul livello del mare. Il torneo svizzero è molto atteso, perché segnerà il rientro alle gare di Matteo Berrettini. Il n. 2 azzurro, in una continua lotta a distanza con Jannik Sinner per lo scettro del movimento tennistico nostrano sperando di vederli entrambi il prossimo novembre alle Finals di Torino, tornerà a calcare i campi da tennis ad un mese di distanza dall’ultimo match giocato: la finale del Queens, che gli ha garantito il bis presso il circolo della Regina. BERRETTINI PER RITROVARE LE SENSAZIONI DEL 2018 – Ci sarà dunque da ritrovare la migliore condizione possibile, dopo la rinuncia forzata a Wimbledon causa Covid, e quale appuntamento migliore del torneo rossocrociato per riprendere il filo interrotto? Ricordiamo a più smemorati, che Matteo nel 2018 ha trionfato in quel di Gstaad, non una ma ben due volte. Infatti vinse sia il titolo in doppio con Bracciali, che quello in singolare sconfiggendo in finale Roberto Bautista Agut. Proprio il 34enne valenziano potrebbe trovarsi sul cammino del n. 15 al mondo, in un ipotetico scontro in semifinale essendo stato inserito come tds n. 3 del tabellone nella metà bassa. Berrettini, così come il n. 20 ATP potrà godere di un bye al primo turno. Un lusso che toccherà anche il primo favorito al trionfo finale, nonché campione in carica Casper Ruud e il n. 4 del seeding Alberto Ramos-Vinolas. Anche il mancino di Barcellona può vantare un titolo su questi campi: nel 2019, l’ultima edizione prima di quella dello scorso anno visto che nel 2020 fu annullata per la pandemia, batté il giocatore di casa Cedrik-Marcel Stebe. Per Berrettini al secondo turno, lo aspetta uno tra il finalista del 2010 Gasquet e l’iberico Roberto Carballes Baena. LA SVIZZERA HA SEMPRE FATTO BENE ALL’ITALIA, CI AUGURIAMO CHE LA TRADIZIONE SI RIPROPONGA ANCHE CON SONEGO – In un torneo da sempre fortunato per gli italiani, basti pensare al successo di Fognini nel 2018 o ancora alla finale del 2007 di Andreas Seppi che l’altoatesino perse da Paul-Henri Mathieu, andando ulteriormente indietro si trova la doppia finale di Panatta tra il 1972 e l’edizione del suo anno magico (il ’76) fino ad arrivare al trionfo su Roy Emerson di Pietrangeli nel 1963, a rappresentare i colori azzurri oltre al finalista di Wimbledon 2021 ci sarà Lorenzo Sonego. Il torinese dopo la discesa in classifica e l’amara eliminazione per mano di Karatsev a Bastad, è chiamato al riscatto per provare a riguadagnarsi senza dubbi alcuni il ruolo di n. 3 del tennis italiano in ottica Davis. Lollo esordirà contro un qualificato ed eventualmente superasse il primo ostacolo, se la vedrebbe con Bautista, decisamente un match improbo. Ma lo spagnolo ammirato in Svezia è sembrato non essere al massimo, dopo che anche a lui era risultato positivo al tampone presso Church Road, inutile però proiettarsi troppo in là. THIEM SULLA STRADA DI MATTEO – Ai nastri di partenza del torneo ci sarà anche un Dominic Thiem, al via usufruendo del ranking protetto, rinfrancato dal torneo disputato questa settimana in Scandinavia e che lo ha riproposto a buoni livelli ma soprattutto gli ha fatto riassaporare il gusto della vittoria con continuità dopo oltre un anno. L’austriaco, vincitore nel 2015 su Goffin, romperà il ghiaccio con il talentuoso transalpino Hugo Gaston – finalista della scorsa edizione – (tds n. 7) e anche lui è collocato nella metà di Berretto. Scontro tra The Hammer e The Dominator, sarebbe bello ma noi preferiremmo – campanilisticamente parlando – un derby tutto azzurro. IL TABELLONE DELL’ATP 250 DI GSTAAD ...

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